La connessione con il Sacro Femminile & la Madre Terra

È giunto il tempo
di guarire dal cuore al grembo
Figlia, Madre, Nonna
A te che sei Donna
Ogni antica ferita
Sia rilasciata e mai più sopita
Ogni dolore
Paura, rancore
Senza timore
Lasciato alla Terra
Non è più tempo di guerra
Tu sia ora benedetta
Figlia, Madre, Nonna
Tu che con coraggio ti sei incarnata Donna
Possa per te il sole brillare
ed il tuo cuore d'Amore puro vibrare.
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La Notte di San Giovanni – Rito di Fuoco, Erbe e Noci
23/24 giugno h. 20 00
Evento notturno
Dal 23 giugno alle ore 20
fino al mattino del 24 giugno, ore 10
Presso Villa 700 – Provincia di Mantova
C'è una notte, ogni anno, in cui tutto si fa più sottile.
Una notte in cui il confine tra visibile e invisibile si dissolve,
e il cuore delle donne torna a pulsare all'unisono con la Terra.
È la Notte di San Giovanni, conosciuta anche come la Notte del Fuoco, delle Herbane, della Rugiada e dei Sogni.
Una notte che celebriamo in cerchio, immerse nella natura, tra canti, danze, riti e silenzi.
Una notte dedicata al ricordo vivo di ciò che eravamo: donne delle erbe, delle stelle, del fuoco e dei segreti.
Quest'anno ci ritroveremo in un luogo speciale:
un parco che custodisce una villa del Settecento e un intero bosco di noci.
Saranno le noci le protagoniste di questa edizione:
frutti antichi e misteriosi, legati a riti di protezione e trasformazione,
che raccoglieremo insieme nella notte, come si faceva una volta.
Il nostro cerchio vivrà:
– Il risveglio del fuoco sacro, che arderà per tutta la notte, custode dei nostri intenti.
– La raccolta delle erbe e dei fiori più potenti, sotto la luce delle stelle.
– La preparazione dell'Acqua di San Giovanni, lasciando i nostri fiori in infusione durante la notte.
– Un bagno rituale all'alba, immerso nella rugiada e nelle benedizioni del nuovo sole.
– Momenti di condivisione, ascolto, danza, scrittura intuitiva, contatto con la natura e visioni sotto le fronde del bosco.
Questa notte è un invito a risvegliarsi.
A ritornare alla propria natura ciclica e selvaggia.
A prendersi uno spazio sacro e potente, tutto per sé, ma insieme.
Un tempo sospeso, come quello che viveva nelle notti delle curandere, delle donne dei villaggi, delle antenate.
Per chi è questo rituale?
Per tutte le donne che sentono un richiamo nel cuore.
Per chi ha bisogno di rallentare, radicarsi, ricaricarsi, ritrovarsi.
Per chi vuole celebrare la vita in connessione con la Terra, con le stagioni e con l'anima.
Cosa portare (le indicazioni dettagliate arriveranno dopo l'iscrizione):
Abiti comodi, una coperta o un tappetino, qualcosa per stare nella natura,
un fiore, un'erba o un oggetto che ti rappresenti.
E l'intenzione profonda di esserci, davvero.
Se senti che è la tua notte, scrivimi.
Ti riservo il tuo posto nel cerchio.
Qui c'è spazio per tutte.
Ma c'è bisogno che tu ti scelga, che ti prenda il tuo tempo.
Questa è la notte delle donne.
La nostra notte.

"Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l'ombra della Donna Selvaggia si appiatta dietro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe". "Donne che corrono coi lupi"
di Clarissa Pinkola Estés.